Quanto sono importanti i caratteri? Almeno quanto un buon caffè. Stamattina, al banco del bar dell’aeroporto, erano esposti dei bigliettini pubblicitari del caffè Kimbo che si beve nei punti ristoro della catena Autogrill (uno lo vedete in foto) illustrati con... leggi tutto
Ecco un esempio di quel che cerco di non fare: la bacchetta alla rovescia (con o senza moncherini che spuntano dal nulla). Le mani hanno eccome un forte potere espressivo (le ho usate a mia volta in qualche occasione: vedi qui, dove citavo velatamente Bruno Munari),... leggi tutto
L’usanza di abbreviare nomi e parole è antica e resistente: serve a risparmiare spazio, lettere, fatica. Spazio lettere e fatica quando ogni scritta era manoscritta (su pietra, legno, metallo, pergamena, carta), spazio e lettere finché si sono usati i caratteri... leggi tutto
Alla pubblicazione del nuovo sito venticaratteruzzi.com di visione e lettura, segue la proposta dei suoi contenuti d’archivio, delle novità e delle riflessioni sul nostro lavoro, sulle sue fonti figurative, letterarie, artistiche,... leggi tutto
Dice il saggio. La collana dei Saggi Einaudi fa parte del codice genetico di ogni intellettuale italiano e ogni intellettuale italiano si sentirebbe lusingato venendovi ospitato; tuttavia anche in questo splendido hortus conclusus cresce di tanto in tanto qualche filo... leggi tutto
Nel 2010 venne bandito un concorso per il logo delle Dolomiti, al quale avremmo partecipato se altri impegni non ce lo avessero impedito. L’idea, come sempre, era quella di non dover dare nessuna giustificazione, quindi doveva essere un segno semplice in grado... leggi tutto
Altri caratteruzzi 1: Helmut Ebnet. Le dure leggi del mercato… che però talvolta contraddicono se stesse e mettono nuovamente in circolazione oggetti dei mercati passati. Ce ne accorgiamo scorrendo gli scaffali di un venditore di dischi in vinile, nel cui... leggi tutto
Libri TCI: una lectio magistralis. Su un anonimo scaffale di un’anonima stanza, in mezzo ad altri vecchiumi ingialliti, sento che un libro mi chiama; è un volume del TCI, ce ne sono tanti ancora in circolazione, ma questo parla da solo e da esso ancora traspare... leggi tutto
Correggere non significa rifare Papà e mamma, di tanto in tanto, scovavano i miei compiti svogliati e malfatti (o più semplicemente non fatti), li correggevano e in qualche caso chiedevano che li rifacessi. Il rifacimento – esito estremo e un pochino,... leggi tutto
Bar condicio. Quando un lavoro è fatto bene, non può essere valutato arbitrariamente; la risposta esatta, quindi, al demagogico e terroristico invito esposto in questo bar, è la seguente: «non ti piace? cambia bar!» (dedicata a tutti i progettisti mattinieri cui... leggi tutto