Oscurantismo e Illuminismo

By admin on Gennaio 12, 2017 — 1 min read

 

Chiamo trascendentale ogni conoscenza che si occupa non di oggetti ma del nostro modo di conoscenza degli oggetti in quanto questa deve essere possibile a priori (Critica della ragion pura B 25A/ 11-12)

Passo distrattamente davanti a un’edicola e scorgo il volto di un vecchio amico, è Immanuel Kant, col quale ho fatto amicizia da adolescente sui libri dell’Universale Laterza, che leggevo perché mi parevano più maneggevoli della narrativa di lungo respiro che avevo a casa. Mai avrei però desiderato incontrare Immanuel in questo stato, triste e mortificato dietro le solide sbarre di un inutile, instabile, lettering sillabato, tutto il contrario dell’Illuminismo al quale Kant, sia pure un Kant edicolante, dovrebbe ambire. Senza ammiccamento, senza costrizioni, chiaro, preciso e illuminista come proprio una grafica corretta – e non un’insulsa “creatività” visiva – dovrebbe fare. Chi altri, se non il grafico, dovrebbe comprendere e adoperare nel proprio lavoro il concetto di “scienza” come “conoscenza organizzata”?

Attenzione! In edicola sono anche usciti

I PR
ESO
CR
ATICI

Cfr.: Blog