Sicut cervus desiderat ad fontes aquarum, ita desiderat anima mea ad te… (Ps 42)
Questo è il primo di una serie di brevi post che indicano le matrici linguistiche di Venti caratteruzzi.
Fra le fonti alle quali abbiamo sempre anelato – in questo caso senza essere riusciti ad avvicinarne l’autore in vita – c’è l’opera di Shigeo Fukuda: questo simpatico virtuoso giapponese dell’ambiguità, una specie di bonario Escher (ma più di Escher interessato alle dinamiche della società contemporanea) è stato autore di poster spesso senza parole ma gravidi di significato; internet contiene diverse pagine che ne presentano esempi e che ne tessono giusti elogi.
Cfr.:
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