Norma: pastasciutta lirica di Vincenzo Bellini. Didascalica? Forse. Però ci vuole una certa immediatezza di riferimento tra musica e iconografia per associare, nei tempi incredibilmente veloci imposti dalla vita teatrale e operistica, un titolo e un quadro, anche in questo caso belliniano dove il divaricante rapporto madre-figli si legge più nel poster che nel discusso e presuntuosamente scialbo allestimento di Wieler e Morabito. La soluzione adottata nel 2007, pur fra mille impicci legati ai layout precedenti, andava nella stessa direzione, seppur con un’immagine il cui movimento più accentuato rendeva meno leggibile l’elemento drammaturgico.