Teatro Massimo 2013. La Stagione dei fiori, il 2013, coincise col commissariamento del Teatro Massimo, foriero di tempi difficili per noi che avevamo curato l’immagine della gestione precedente. Tuttavia, pur condannando l’atto del commissariamento in sé e le logiche di potere che lo hanno provocato, tra noi e la gestione commissariale si instaurò quasi subito un rapporto se non di sincera stima almeno di reciproco rispetto, che ci ha permesso di continuare a lavorare con una certa indipendenza sia nei linguaggi sia nei contenuti. All’inizio la soluzione “fiori” ci sembrava un ripiego (visto e considerato che sono un elemento iconografico abbastanza abusato), ma alcune caratteristiche della stagione e alcune congruenze specifiche tra fiori e opere, tra forme, simboli e allusioni, unite a un lettering molto consistente in leggero ma molto leggibile Gill sans, hanno garantito il buon successo alla stagione, almeno sul piano visivo, e un Graphis Silver Award.