Italia-Francia. Miscellanea di studi su alcuni aspetti del repertorio italiano e francese del secondo Novecento, e sottolineo Novecento a lettere e non a numeri (come invece appare nel libro), perché fu intorno a questa differenza che avvenne l’unico dibattito intorno alla bozza, alla quale lavorai più con la testa che col cuore, essendo ormai inevitabilmente lontano sia dalle sorti della casa editrice sia dalle scelte editoriali che, per motivi di sopravvivenza, stavano vertendo verso la “university press” prima tanto vituperata. Io ho i miei giustificati motivi nel considerare il Novecento come qualcosa di disgiunto dalla mera numerazione, quindi un’epoca; altri invece hanno preferito mantenerlo nella sua scansione calendariale per motivi che mi apparvero, almeno allora, oscuri. Habent sua fata libelli… nel 2009 il mio allontanamento era ormai conclamato e facevo solo pochissime cose e solo quando c’era la possibilità di averne una seppur minima ricompensa (l’editoria, lo ricordo, è e dovrebbe rimanere un’attività imprenditoriale, un lavoro).
