Madama Butterfly: sfumature di sangue. Due differenti interpretazioni di Madama Butterfly, opera di sangue e sesso, per le edizioni 2009 e 2012 al Teatro Massimo. La prima volta abbiamo disegnato un’illustrazione che raffigura il progressivo e inesorabile trapasso della protagonista dalla purezza alla perdizione, dall’innocenza all’impotente ricorso, in cerca di un onore perduto, all’ingiusta giustizia della lama paterna. La seconda volta abbiamo usato un antico ritratto fotografico in cui una coetanea di Cio-Cio-San guarda se stessa allo specchio riflettendo su si sé e su di noi, sul darsi agli uomini e sul ricevere da loro soltanto dolore ed effimeri sentimenti.
