Giovanna Marini: Italia, quanto sei lunga. Il diario di viaggio Italia quanto sei lunga, di Giovanna Marini, era già apparso per i “Quaderni di cultura e classe” (Istituto Ernesto de Martino + Mazzotta) e, almeno ai miei occhi, pareva bizzarro ristamparlo col marchio di un editore che aveva partecipato alla fondazione di Forza Italia e i cui orientamenti librari spaziavano da Michele Federico Sciacca a Madonna, da Lara Croft a Luigi Pestalozza, da Quirino Principe al sottoscritto. Superato l’equivoco del qualunquismo, all’epoca riflettevo sul fatto che una certa ignoranza o un sostanziale qualunquismo della destra erano, paradossalmente, più sostenibili delle pseudo sinistre, perché permettevano a chi aveva idee (anche di estrema e schietta sinistra, come noi) di esprimersi, con l’unica contropartita della bella figura alla faccia dei “comunisti”. Insomma… il libro si fece ma, almeno da parte dell’autrice, con pochissimo interesse (probabilmente era stato Pestalozza a insistere con lei) per l’editing e per le riflessioni che si sarebbero potute fare e che si fecero poco. Resta un documento storico di grande rilievo, quantunque la lunga Italia di cui si parla si sia, nel frattempo, trasformata in un’Italia corta e frammentaria. Copertina, come sempre all’Epos, di HRD.
Giovanna Marini: Italia, quanto sei lunga
Cfr.:
Editing,
Libri, Books