Ferdinandea. Logo di un’iniziativa politica e divulgativa svoltasi a Firenze, non lontano dalle Gallerie degli Uffizi, per spiegare alla gente cosa fosse (e dove fosse) la cosiddetta “terra dei fuochi”.
Su Wikipedia si legge «L’isola Ferdinandea> (“ìsula Firdinandèa” in siciliano) è una vasta piattaforma rocciosa situata a circa 6 metri dalla superficie marina, nel Canale di Sicilia, tra Sciacca e l’isola di Pantelleria. Essa costituisce i resti di un apparato vulcanico che emerse nel 1831, a seguito dell’eruzione sottomarina di un vulcano, si innalzò dall’acqua formando l’isola, la quale crebbe fino ad una superficie di circa 4 km² e 65 m di altezza. Essendo composta prevalentemente da tefrite, materiale roccioso eruttivo facilmente erodibile dall’azione delle onde, l’isola Ferdinandea non ebbe vita lunga. A conclusione dell’episodio eruttivo si verificò un rapido smantellamento erosivo dell’isola che scomparve definitivamente sotto le onde nel gennaio del 1832, ponendo fine temporaneamente alle dispute internazionali sorte circa la sua sovranità».
Come l’isola da cui prese il nome, anche l’iniziativa (riuscita grazie anche al reportage fotografico di Mauro Pagnano) ebbe vita breve ma conseguenze esplosive, dando l’avvio ai lavori che avrebbero di lì a poco portato gli Uffizi a Casal di Principe.