Tosca: attrice, amante, ambigua. La prima volta (2011) che abbiamo tradotto in immagine l’ambigua eroina di Puccini lo abbiamo fatto cercando di metterne in risalto una certa lucida follia che il sorriso smagliante ma spietato della bellissima Paulette Goddard ci sembrava incarnare (Graphis Gold Award). La seconda volta (2014) esigenze di maggior conformismo hanno prevalso inducendo a una scelta iconografica più vittimista, ma la gentildonna “romana” del dipinto è molto Tosca nel suo mostrarsi dopo la notte in campagna che mai riuscì a trascorrere col caro Mario. Nella storia la donna muore, nel nostro immaginario, invece, da eccellente attrice finge di buttarsi di sotto ma in realtà fa perdere le proprie tracce col favore del salvacondotto dopo essersi liberata sia dell’aguzzino sia dell’amante idealista.
