Per il Boris Godunov di Modest Musorgskij – al Teatro Massimo nel 2012 con la regia, le scene e i costumi di Hugo de Ana – abbiamo mantenuto poster e copertina del programma di sala su un criterio di riconoscibilità immediata, concentrandoci invece sull’editing dei testi fra i quali – con la collaborazione di Emanuele Bonomi, musicologo e slavista autore di una eccellente traduzione italiana del libretto – è stato pubblicato anche il testo in cirillico. Sforzo redazionale del quale, come sempre, nessuno ha reso merito, anzi i più si sono peritati a osservare «ma chi ve lo fa fare», però i russi in Italia sono tanti e in tanti amano seguire le vicende della loro musica e delle loro arti, e sicuramente sono stati gratificati da questo servizio che saremmo pronti a rifare per qualsiasi lingua in qualsiasi momento. A dire il vero, qualche lamentela, fra il pubblico orientale, è stata mossa: nei confronti della pronuncia del russo nelle parti corali; chiunque abbia cantato in coro, anche amatoriale, sa quale scempio venga fatto di qualsiasi lingua “straniera” (già a partire dall’uso di questo losco aggettivo), tuttavia la consuetudine andrebbe arginata, non favorita.