Caratteruzzi spesso fa rima con caratteracci, che quando s’incontrano fanno qualche scintilla, come nel caso dell’istruttiva e divertente esperienza della Viola da gamba (uscita nel 2010, quando ormai ero “uscito” pure io dalla fragile casa editrice), testo comunque importante benché contrastato tra le perplessità del direttore di collana e il frettoloso entusiasmo dell’editore. Bettina Hofmann mandò un testo pieno di cose da smontare e rimontare, al quale lavorammo e lottammo strenuamente (apparati di note, iconografia non sempre di buona qualità ma necessaria a capire). Se di questo strumento mi fosse importato di meno, forse la bozza sarebbe stata rifinita in meno tempo, ma non c’è dubbio che molto di quel che credevo di sapere e molto di quel che adesso so sulle Gamben lo devo a quei mesi di tiraemolla). La copertina purtroppo è un po’ impallata, perché a quell’epoca HRD non se ne occupava quasi più e io non volevo “confondere i pupi”.
Viola da gamba
Cfr.:
Editing,
Libri, Books